Feroce, spietato e scioccante, è considerato uno dei film fondativi dell'horror moderno ed è ancora oggi perfetta metafora della contemporaneità e del sensazionalismo. Censurato all'epoca dell'uscita in 23 paesi nel mondo per il realismo delle sue scene, vanta tra i suoi estimatori registi come Oliver Stone, Nicolas Winding Refn, Eli Roth e Quentin Tarantino.
Quattro giovani ed esaltati documentaristi newyorchesi spariscono nella foresta amazzonica durante le riprese di un documentario sulle tribù indigene. L'antropologo Harold Monroe (Robert Kerman) si reca alla ricerca dei dispersi ma, una volta entrato in contatto con i cannibali del posto, tutto ciò che riesce a trovare sono soltanto i rulli di pellicola 16mm della troupe che riveleranno il tragico destino dei ragazzi scomparsi.