Animal House
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Animal House
Il 7, 8 e 9 Ottobre torna al Cinema: ANIMAL HOUSE
« Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. »
("Bluto", John Belushi)
Animal House (National Lampoon's Animal House), è un film del 1978 diretto da John Landis.
La pellicola vede la prima collaborazione tra il regista John Landis e l'attore John Belushi, che due anni più tardi, nel 1980, daranno vita insieme a Dan Aykroyd al mito dei Blues Brothers, un rapporto vincente che si tronca con la morte improvvisa dell'attore nel 1982.
Università di Faber, 1962.
Larry e Kent, due giovani matricole, sono impazienti d'iscriversi a una delle varie confraternite (nel film dette fratellanze) del college. Rifiutati dalla "Omega Theta Phi", composta da studenti ricchi e snob, capitanata dal cadetto militare Niedermeyer, vengono accettati dalla sgangherata "Delta Tau Chi", diretta da John Blutarsky detto "Bluto", composta solo da studenti ripetenti con voti infimi e una condotta disastrosa e da cui è bandita ogni regola sociale. L'audacia della loro goliardia non conosce limiti.
La rivalità tra le due fratellanze sfocia nel grottesco, dal cavallo di Niedermeyer, ucciso dallo sparo di una pistola a salve, a "Bluto" che spia Mandy, compagna del rivale, la quale, fingendosi ignara, improvvisa un sensualissimo spogliarello alla finestra. Seguono una seduzione "fraudolenta" di una studentessa e quella della moglie del rettore.
Le autorità e la fratellanza Omega decidono di accanirsi contro la Delta per farla chiudere. "Bluto" e i suoi compagni decidono di ribellarsi organizzando un colpo teatrale che getterà nel ridicolo i loro nemici.
Il manichino che vola giù da una finestra della Delta House all'arrivo delle due matricole Pinto (Tom Hulce, il Mozart di Amadeus) e Flounder, è già di per sé un manifesto programmatico: in questa confraternita non ci sono le finzioni, gli atteggiamenti snobistici e le stucchevoli iniziative degli Omega. I Delta sono quei ragazzi che fanno congiungere i fiumi di birra ed un mare di divertimento. Gli Omega sono solo mocciosi che decretano, e in forte anticipo, la fine d'ogni cosa, illecita ed esagerata.
Animal House prosegue sulla falsariga dell'American Graffiti di George Lucas (con l'omaggio dichiarato del finale che presenta, come lì, il riassunto delle vite dei singoli protagonisti) ma, differentemente dal film del regista di Modesto, John Landis riempie lo schermo di trovate goliardiche e di eccessi giovanili, come se fosse alle prese con una strampalata sinfonia (il collage sonoro con parodie di musiche colte costruito da Elmer Bernstein, non poteva essere più emblematico). In questa casa di animali, infatti, non si vuole assolutamente ricordare con nostalgia quei tempi andati. Lo spettacolo è continuo, senza tappe e senza "scadenze". E quando qualcuno decide che lo svago deve terminare, stabilisce involontariamente l'avvio di un nuovo gioco ancora più duro.
E chi più dell'esuberante John Belushi (Bluto Blutarsky) poteva essere il più indicato per trasgredire le ferree regole del college? Il futuro fratello del blues è la vera forza centripeta della pellicola di Landis: si schiaccia lattine di birra vuote sulla fronte, divora hamburger in un sol boccone e beve una bottiglia di whisky tutta d'un sorso. Ma Animal House è anche il primo film di un quasi irriconoscibile Kevin Bacon e, come sceneggiatore, di Harold Ramis, futuro realizzatore dello script di Ghostbusters - Acchiappafantasmi e regista di Terapia e pallottole. In Animal House c'è anche il grande Donald Sutherland nelle vesti di un professore di lettere "sessantottino" e c'è anche un motociclista che trascorre il suo D-Day (questo è il suo nome) "sbarcando" con la sua moto all'interno della Delta House (lo stesso Landis, con The Blues Brothers, bisserà la fulminante idea con la mitica corsa in auto tra i negozi di un centro commerciale). Nel film di John Landis, insomma, sono troppi i momenti esilaranti per essere supinamente elencati. Animal House avvia così la moda del college film demenziale che, con i vari Porky's e, in tempi recenti, American Pie e Maial College, non raggiungerà più i livelli di genuinità e di (dis)onestà intellettuale delle gags politicamente scorrette di Belushi e compagnia bella. E, vedendo e rivedendo il film, siamo noi a provare un po' di quella nostalgia che Landis ha cercato di rifuggire (riuscendoci) nel corso di Animal House. Perché i duri, quelli in grado di scherzare sul serio, hanno smesso di giocare ormai da tanto, troppo tempo. Ci rivedremo, forse, al prossimo toga party, caro ed incorreggibile Bluto...
« Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. »
("Bluto", John Belushi)
Animal House (National Lampoon's Animal House), è un film del 1978 diretto da John Landis.
La pellicola vede la prima collaborazione tra il regista John Landis e l'attore John Belushi, che due anni più tardi, nel 1980, daranno vita insieme a Dan Aykroyd al mito dei Blues Brothers, un rapporto vincente che si tronca con la morte improvvisa dell'attore nel 1982.
Università di Faber, 1962.
Larry e Kent, due giovani matricole, sono impazienti d'iscriversi a una delle varie confraternite (nel film dette fratellanze) del college. Rifiutati dalla "Omega Theta Phi", composta da studenti ricchi e snob, capitanata dal cadetto militare Niedermeyer, vengono accettati dalla sgangherata "Delta Tau Chi", diretta da John Blutarsky detto "Bluto", composta solo da studenti ripetenti con voti infimi e una condotta disastrosa e da cui è bandita ogni regola sociale. L'audacia della loro goliardia non conosce limiti.
La rivalità tra le due fratellanze sfocia nel grottesco, dal cavallo di Niedermeyer, ucciso dallo sparo di una pistola a salve, a "Bluto" che spia Mandy, compagna del rivale, la quale, fingendosi ignara, improvvisa un sensualissimo spogliarello alla finestra. Seguono una seduzione "fraudolenta" di una studentessa e quella della moglie del rettore.
Le autorità e la fratellanza Omega decidono di accanirsi contro la Delta per farla chiudere. "Bluto" e i suoi compagni decidono di ribellarsi organizzando un colpo teatrale che getterà nel ridicolo i loro nemici.
Il manichino che vola giù da una finestra della Delta House all'arrivo delle due matricole Pinto (Tom Hulce, il Mozart di Amadeus) e Flounder, è già di per sé un manifesto programmatico: in questa confraternita non ci sono le finzioni, gli atteggiamenti snobistici e le stucchevoli iniziative degli Omega. I Delta sono quei ragazzi che fanno congiungere i fiumi di birra ed un mare di divertimento. Gli Omega sono solo mocciosi che decretano, e in forte anticipo, la fine d'ogni cosa, illecita ed esagerata.
Animal House prosegue sulla falsariga dell'American Graffiti di George Lucas (con l'omaggio dichiarato del finale che presenta, come lì, il riassunto delle vite dei singoli protagonisti) ma, differentemente dal film del regista di Modesto, John Landis riempie lo schermo di trovate goliardiche e di eccessi giovanili, come se fosse alle prese con una strampalata sinfonia (il collage sonoro con parodie di musiche colte costruito da Elmer Bernstein, non poteva essere più emblematico). In questa casa di animali, infatti, non si vuole assolutamente ricordare con nostalgia quei tempi andati. Lo spettacolo è continuo, senza tappe e senza "scadenze". E quando qualcuno decide che lo svago deve terminare, stabilisce involontariamente l'avvio di un nuovo gioco ancora più duro.
E chi più dell'esuberante John Belushi (Bluto Blutarsky) poteva essere il più indicato per trasgredire le ferree regole del college? Il futuro fratello del blues è la vera forza centripeta della pellicola di Landis: si schiaccia lattine di birra vuote sulla fronte, divora hamburger in un sol boccone e beve una bottiglia di whisky tutta d'un sorso. Ma Animal House è anche il primo film di un quasi irriconoscibile Kevin Bacon e, come sceneggiatore, di Harold Ramis, futuro realizzatore dello script di Ghostbusters - Acchiappafantasmi e regista di Terapia e pallottole. In Animal House c'è anche il grande Donald Sutherland nelle vesti di un professore di lettere "sessantottino" e c'è anche un motociclista che trascorre il suo D-Day (questo è il suo nome) "sbarcando" con la sua moto all'interno della Delta House (lo stesso Landis, con The Blues Brothers, bisserà la fulminante idea con la mitica corsa in auto tra i negozi di un centro commerciale). Nel film di John Landis, insomma, sono troppi i momenti esilaranti per essere supinamente elencati. Animal House avvia così la moda del college film demenziale che, con i vari Porky's e, in tempi recenti, American Pie e Maial College, non raggiungerà più i livelli di genuinità e di (dis)onestà intellettuale delle gags politicamente scorrette di Belushi e compagnia bella. E, vedendo e rivedendo il film, siamo noi a provare un po' di quella nostalgia che Landis ha cercato di rifuggire (riuscendoci) nel corso di Animal House. Perché i duri, quelli in grado di scherzare sul serio, hanno smesso di giocare ormai da tanto, troppo tempo. Ci rivedremo, forse, al prossimo toga party, caro ed incorreggibile Bluto...
Genere: Commedia
Durata:109'
Regia: John Landis
Cast: John Belushi, Tim Matheson, John Vernon, Verna Bloom, Marion Wormer, Cesare Danova, Peter Riegert, Mary Louise Weller, Karen Allen, Kevin Bacon
Data Uscita:7 ottobre 2013
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